venerdì 15 maggio 2009

Se diventerà legge, dal prossimo anno le famiglie potrebbero scaricare la spesa per i testi che, oggi, supera quasi sempre i tetti ministeriali




ROMA - Il prossimo anno, le famiglie italiane potranno scaricare le spese per l'acquisto dei libri scolastici dalle tasse? Sì, con molta probabilità. E' questo il senso della mozione, presentata da 70 senatori del Pd e fatta propria, questa mattina a palazzo Madama, dalla maggioranza. La prima firmataria della mozione, la senatrice Luciana Sbarbati, ha spiegato che "la mozione impegna il governo a rendere deducibile dal reddito delle famiglie la spesa per i libri scolastici e recuperare le risorse necessarie per promuovere e incentivare la lettura".
Ora tocca al governo mettere nero su bianco e rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni appartenenti alle famiglie meno abbienti. Infatti, nonostante l'obbligo scolastico sia stato innalzato a 16 anni, i genitori si trovano ogni inizio d'anno a sborsare cifre considerevoli per l'acquisto di testi scolastici e dizionari. Per rendersene conto basta dare un'occhiata alle tabelle, con i tetti di spesa fissati dal ministero, allegate al decreto sull'adozione dei libri di testo per il prossimo anno.


(continua alla U.R.L. http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/servizi/libricomodato/libri-deducibili-tasse/libri-deducibili-tasse.html?rss )

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