giovedì 19 marzo 2009

"La rinascita e lo sviluppo dell'astronomia in occidente dal secolo XIII al secolo XIX attraverso i testi fondamentali"

Università "La sapienza"
Biblioteca del Dipartimento di Matematica "Guido Castelnuovo"

Siamo lieti di invitare la S.V. alla mostra
di antichi, rari e preziosi volumi che,
partendo da un’opera didattica del secolo
XIII (Sacrobosco), giunge all’opera
fondamentale di C. F. Gauss sul moto dei corpi
celesti (1809). Una sezione speciale è dedicata
alla costruzione e all’uso degli astrolabi.
Saranno, tra gli altri, esposti:
􀂃 Sphera mundi …
Sacrobosco, Venetiis, 1499
􀂃 Trattato dell' vso et della
fabbrica dell'astrolabio …
E. Danti, Fiorenza, 1569
􀂃 Astronomia nova … Jo.
Kepler, Praga, 1609
􀂃 Astronomia instaurata …
Copernico, Amstelrodami,
1617
􀂃 Theoria motus corporum
coelestium … C. F. Gauss,
Hamburgi, 1809
Dopo l’opera fondamentale di Tolomeo di Alessandria (tramandataci col titolo di Almagesto), risalente alla metà circa del secondo secolo d. C., l’astronomia in Occidente entra in un lungo periodo di silenzio.
Sarà il mondo islamico ad avere un’astronomia in continua espansione culturale, iniziata con le traduzioni dell’Almagesto dal greco in lingua araba nell’ottavo e nono secolo e continuata fino al quindicesimo.
Fino allo scadere del dodicesimo secolo, in cui cominciano ad arrivare le prime traduzioni in latino (dall’arabo e poi successivamente direttamente dal greco) dei testi fondamentali di astronomia, nell’occidente latino la conoscenza dell’astronomia è assai limitata.
Nelle università medievali l’astronomia è insegnata nelle facoltà delle arti (fa parte, insieme ad aritmetica, geometria e musica delle arti del quadrivio).
Incomincia da qui, attraverso l’insegnamento e con l’aiuto di testi dapprima elementari e via via più esaurienti ed infine addirittura innovativi e critici rispetto alla tradizione tolemaica, la rinascita degli studi di astronomia.
Nel XV secolo si arriverà a una conoscenza completa e critica dell’astronomia tolemaica tale da consentirne un radicale sovvertimento di principio.
Con il De Revolutionibus orbium coelestium di Copernico (1453) inizia l’astronomia moderna e l’affermarsi (dapprima tra difficoltà e contrasti) del sistema copernicano.
Keplero e Newton porteranno l’astronomia teorica al massimo livello e i grandi del XIX secolo (Lagrange, Gauss, Laplace ecc …) ne faranno il paradigma di scienza esatta. L’esposizione dei testi antichi posseduti dalla biblioteca del Dipartimento di Matematica si propone di documentare il cammino della cultura astronomica in occidente non trascurando il contributo di chi questa cultura ha trasmesso e consentito alle innovazioni di affermarsi attraverso i secoli.




La mostra è a cura di: M. Cazzato, A. Piccolomo e C. Tullio.
Curatore scientifico: Prof. Dino Boccaletti.
Attività informatiche: A. Bardelloni.
Si ringrazia L. Vespucci per la gentile collaborazione.

La mostra rimarrà aperta nei seguenti giorni:
23 marzo 2009 ore 11 - 18,30
24 marzo 2009 ore 9 - 18,30
25 marzo 2009 ore 9 - 18

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