martedì 17 marzo 2009
Con Digital Bridge i profughi ritrovano la voce della libertà
Digital Bridge. Un ponte tecnologico con il popolo Saharawi. Videoconferenza con la Wilaya di Aaiun 19 marzo 2009, ore 12 circolo didattico Papa Wojtyla, via Luca passi 57
Dal 14 al 21 marzo una delegazione di tre scuole romane, con la Fondazione Mondo Digitale e l'associazione Bambini+Diritti, vivrà nelle tendopoli dei profughi Saharawi. È l'inizio dell'ultima fase del progetto Digital Bridge, la cooperazione alla pari. Giovedì 19 marzo, dal circolo didattico Papa Wojtyla di Roma, videoconferenza con la Wilaya di Aiaun: sarà presentata la prima comunità scolastica per lo sviluppo in un ambiente di apprendimento on line, con un forum interattivo per dibattere i temi della cooperazione e dell'integrazione.
Per i profughi che vivono nelle tendopoli vicino a Tindouf, Internet è diventato "fondamentale come l'acqua e l'aria che si respira". Lo sostiene con determinazione Mohamed Takio, responsabile locale del progetto Digital Bridge, perché grazie alle nuove tecnologie della comunicazione ora la voce dei profughi Saharawi si può ascoltare ovunque. Il progetto di e-inclusion a favore del Popolo Saharawi, finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, e realizzato sul territorio dell'associazione Bambini+Diritti, ha portato infrastrutture tecnologiche, assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Ora la parola passa alle scuole, perché diventino testimoni e garanti della cooperazione alla pari, grazie ad un ambiente di apprendimento comune.
L'appuntamento per seguire in diretta il collegamento da Roma è giovedì prossimo, 19 marzo, alle ore 12, nell'aula magna del circolo didattico Papa Wojtyla, in via Luca Passi 57.
Dalla Wilaya di Aaiun, partecipano alla videoconferenza il governatore del campo profughi di Aaiun, Mohamed Lamin Daddi, il ministro dell'Educazione della Rasd, Mariam Ahmada, e i rappresentanti del Fronte Polisario in Italia, Fatima Mahfud e Khandud Hamdi. Coordina Matteo Mennini, dell'associazione Bambini+Diritti.
Dalla Capitale intervengono il neo assessore Vincenzo Maruccio (Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa, Regione Lazio), il direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli, il dirigente scolastico dell'Itis Einstein, Alfredo Menichelli, il dirigente scolastico del liceo scientifico I. Newton, Mario Rusconi, la collaboratrice del dirigente scolastico del Circolo didattico Papa Wojtyla di Roma, Annalisa Colaiacomo, e Giovanni Intini dell'associazione Bambini+Diritti.
Il compito di presentare in anteprima la community per lo sviluppo come spazio di apprendimento comune per le scuole è affidato al direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, docente di Strategie delle tecnologie all'Università di Edimburgo.
Inoltre, dal 14 al 21 marzo è in "missione speciale" in Saharawi una delegazione di studenti e docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due istituti di istruzione secondaria superiore, A. Einstein e I. Newton, e il 299° Circolo didattico Papa Wojtyla. Il ricco programma prevede appuntamenti istituzionali, con le autorità del governo saharawi in esilio, e incontri con i responsabili delle diverse strutture sociali, che hanno saputo realizzare, seppure in condizioni precarie, un'organizzazione efficiente all'insegna della partecipazione e dell'inclusione. Le tre scuole romane, affiancate dall'associazione Bambini+Diritti, sono protagoniste della cooperazione "alla pari": ognuna di loro, secondo le caratteristiche specifiche dell'indirizzo di studio, realizza un progetto di cooperazione, mentre insieme danno vita alla prima comunità scolastica per lo sviluppo. I materiali prodotti, dai casi di studio ai manuali didattici, confluiranno nell'ambiente di apprendimento on line, progettato dalla Fondazione Mondo Digitale.
Documenti, foto e video sul progetto sono on line all'indirizzo http://www.mondodigitale.org/
(continua alla U.R.L.
http://www.visionpost.it/digitalbusiness/con-digital-bridge-i-profughi-ritrovano-la-voce-della-liberta.htm )
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