giovedì 27 marzo 2008

Newsgroup del Comune di Roma.



U.R.L. ( http://www.romacivica.net/newsgroups.asp )

l Centro Famiglie Villa Lais del Comune di Roma.





Il Centro Famiglie Villa Lais è un centro rivolto ai cittadini dei Municipi VI-IX-XI-XII per offrire un sostegno alle famiglie nei percorsi della vita quotidiana e nell' affrontare i piccoli e grandi problemi che i genitori incontrano tutti i giorni nell'allevare e nell'educare i figli.Tutte le attività sono gratuite.
I Servizi permanenti del Centro sono gratuiti ed offerti ai cittadini appartenenti ai Municipi IX - VI - XI - XII ad eccezione della Mediateca (Servizio rivolto a tutto il territorio cittadino) e delle Consulenze Individuali e di coppia (Servizio rivolto ai soli cittadini del Municipio Roma IX)
Siamo in P.zza G. Cagliero n°20, 00181 Roma, dentro Villa Lais.
Clicca qui per la piantina
Contatti

Potete contattarci ai numeri telefonici : telefono

Segreteria Accoglienza 06 7802615 Fax 06 78391925
Mediazione Familiare 06 78359836
Mediateca 06 78850308 Tel/fax 06 78392792

oppure via email villalais@comune.roma.it



U.R.L. ( http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/Area_di_navigazione/Sezioni_del_portale/Municipi/Municipio_IX_(9)/Centro_Famiglie_Villa_Lais/&flagSub= )


PROGETTI SCUOLA FAMIGLIA 2007-2008
Per informazioni
Tel. 06 7802615


* Le Famiglie...cambiano
* Parole colorate


Le Famiglie...cambiano

Tra le molteplici attività fornite dal Centro Famiglie Villa Lais, i progetti didattico-educativi rivolti agli Asili Nido ed alle Famiglie del Municipio Roma IX hanno un particolare rilievo.
I cinque incontri proposti per quest'anno scolastico, in tre differenti sedi, hanno come tema di fondo le trasformazioni in atto all'interno del nucleo familiare.
Che ci siano novità nelle famiglie è un dato di fatto: è un mutamento irresistibile quello a cui stiamo assistendo.
Verranno affrontati alcuni aspetti di questo variegato panorama per fornire ulteriori strumenti atti ad affrontare la realtà complessa.

PROGRAMMA Asilo Nido "Le Marionette" sito in via Licia n. 10

MERCOLEDÌ 16 GENNAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"Dalla famiglia patriarcale alle famiglie di oggi."
Il ciclo vitale della famiglia ed i momenti di criticità.
Marisa Malagoli Togliatti
Professore Ordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"La separazione: da coppia coniugale a coppia genitoriale."
Ritagrazia Ardone
Professore Straordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

MARTEDÌ 26 FEBBRAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"La separazione vista con gli occhi dei figli."
Le alleanze, i problemi legati al dilemma della fedeltà nei confronti dei due genitori. Le Famiglie ricostituite.
Silvia Mazzoni
Professore Ordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

LUNEDÌ 10 MARZO 2008
ore 17.00 – 19.00
"Parliamo con l'Avvocato."
La separazione ed il divorzio anche alla luce delle novità introdotte con la Legge n. 54 del 2006.
Avv. Antonio Rizzo
Esperto in Diritto di Famiglia e dei Minori

GIOVEDÌ 17 APRILE 2008
ore 17.00 – 19.00
"Scuola a confronto con le Famiglie."
Le problematiche con cui la Scuola si confronta giornalmente: le Famiglie multiculturali, le Famiglie multiproblematiche, le Famiglie con bambini diversamente abili.
Dr.ssa Claudia Chiarolanza
Facoltà di Psicologia La Sapienza di Roma

PROGRAMMA Asilo Nido "L'Aquilone" sito in Circ.ne Appia n. 118

GIOVEDÌ 24 GENNAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"Dalla famiglia patriarcale alle famiglie di oggi."
Il ciclo vitale della famiglia ed i momenti di criticità.
Marisa Malagoli Togliatti
Professore Ordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"La separazione: da coppia coniugale a coppia genitoriale."
Ritagrazia Ardone
Professore Straordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

MARTEDÌ 4 MARZO 2008
ore 17.00 – 19.00
"La separazione vista con gli occhi dei figli."
Le alleanze, i problemi legati al dilemma della fedeltà nei confronti dei due genitori. Le Famiglie ricostituite.
Silvia Mazzoni
Professore Ordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

LUNEDÌ 17 MARZO 2008
ore 17.00 – 19.00
"Parliamo con l'Avvocato."
La separazione ed il divorzio anche alla luce delle novità introdotte con la Legge n. 54 del 2006.
Avv. Antonio Rizzo
Esperto in Diritto di Famiglia e dei Minori

GIOVEDÌ 10 APRILE 2008
ore 17.00 – 19.00
"Scuola a confronto con le Famiglie."
Le problematiche con cui la Scuola si confronta giornalmente: le Famiglie multiculturali, le Famiglie multiproblematiche, le Famiglie con bambini diversamente abili.
Dr.ssa Claudia Chiarolanza
Facoltà di Psicologia La Sapienza di Roma

PROGRAMMA Asilo Nido "L'Accademia della Briciola"
sito in via Lugnano in Teverina n. 57

GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"Dalla famiglia patriarcale alle famiglie di oggi."
Il ciclo vitale della famiglia ed i momenti di criticità.
Marisa Malagoli Togliatti
Professore Ordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2008
ore 17.00 – 19.00
"La separazione: da coppia coniugale a coppia genitoriale."
Ritagrazia Ardone
Professore Straordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

MARTEDÌ 18 MARZO 2008
ore 17.00 – 19.00
"La separazione vista con gli occhi dei figli."
Le alleanze, i problemi legati al dilemma della fedeltà nei confronti dei due genitori. Le Famiglie ricostituite.
Silvia Mazzoni
Professore Ordinario, Facoltà di Psicologia
La Sapienza di Roma

LUNEDÌ 31 MARZO 2008
ore 17.00 – 19.00
"Parliamo con l'Avvocato."
La separazione ed il divorzio anche alla luce delle novità introdotte con la Legge n. 54 del 2006.
Avv. Antonio Rizzo
Esperto in Diritto di Famiglia e dei Minori

GIOVEDÌ 17 APRILE 2008
ore 17.00 – 19.00
"Scuola a confronto con le Famiglie."
Le problematiche con cui la Scuola si confronta giornalmente: le Famiglie multiculturali, le Famiglie multiproblematiche, le Famiglie con bambini diversamente abili.
Dr.ssa Claudia Chiarolanza
Facoltà di Psicologia La Sapienza di Roma






Inizio pagina
Parole colorate

Tra le diverse attività promosse dal Centro Famiglie Villa Lais, particolare rilievo hanno i progetti educativo-didattici rivolti agli Asili Nido ed alle Famiglie del Municipio Roma IX.
Per questo anno scolastico viene proposto un laboratorio, strutturato in cinque incontri rivolti alle Educatrici, alcuni incontri rivolti ai Bambini e due incontri rivolti ai Genitori. Si inizierà un viaggio alla ricerca della spontaneità infantile.
Guidate dalle docenti ci si immergerà sia nel colore tramite tecniche grafico - pittoriche e di manipolazione, sia nella parola attraverso la poesia, la letteratura ed altro ancora.
Il Laboratorio creativo offre al Gruppo Educativo un percorso "capovolto": è un'esperienza conoscitivo/emozionale che parte da alcune suggestioni artistiche e propone l'arte come sollievo, curiosità e gioco. Ogni incontro sarà un percorso in-tegrato tra le Arti visive, plastiche ed il linguaggio verbale.

PROGRAMMA INCONTRI, EDUCATRICI, BAMBINI E GENITORI
c/o Asilo Nido "Scarabocchio" via Taranto n. 89 - Roma.

INCONTRI PER LE EDUCATRICI

Martedì 22 Gennaio 2008 ore 17.30 - 19.30
QUADRI NARRANTI - IMPRESSIONISMO
Impressione: levar del sole; Munari – Stern nonme-todo; Giocare con le emozioni; Piani narrativi: luce, colore, ricordi; Sentire e vedere la realtà; Racconto delle emozioni.
Patrizia Di Biase, Gertrude Pace, Teresa Tabusi

Martedì 29 Gennaio 2008 ore 17.30 - 19.30
QUADRI NARRANTI - IMPRESSIONISMO
Creatività, ricerca – Formulazione; Creazione - La ghianda; Dire come e non "cosa" fare; Soggettività delle emozioni; Segni / Forme / Colori; Emozioni in plein air.
Patrizia Di Biase, Gertrude Pace

Martedì 12 Febbraio 2008 ore 17.30 - 19.30
QUADRI NARRANTI - ESPRESSIONISMO
Emozione - Moto inverso; Pensiero Laterale; Poli-sensorialità; Ispirazione remote -Dietro le parole; Lettura di un testo; Giocare con le parole.
Gertrude Pace, Patrizia Di Biase

Martedì 19 Febbraio 2008 ore 17.30 - 19.30
QUADRI NARRANTI - ESPRESSIONISMO
L'intelligenza multipla; Espressiva Evocativa; Pa-role Scrittura; il giorno/la notte, la regola/il caso;Rose nell'insalata ; Le textures - Forme componibili.
Patrizia Di Biase, Gertrude Pace, Teresa Tabusi

Martedì 26 Febbraio 2008 ore 17.30 - 19.30
QUADRI NARRANTI - ASTRATTISMO INFORMALE
Uso Brainstorming; Poesia visiva; Cercare Scrivere Trovare; Creatività / Fantasia…; Espressione, emozioni nel colore; Action Painting – Dripping.
Patrizia Di Biase, Gertrude Pace

INCONTRI CON I BAMBINI
Incontri durante l'orario scolastico con i Bambini
PROPOSTA DEL NONMETODO AI BAMBINI
Linguaggio verbale; Arti visive/plastiche.
Patrizia Di Biase, Gertrude Pace

INCONTRI PER I GENITORI
degli Asili Nido "Scarabocchio" e "Spazio primi incontri"

Martedì 11 Marzo 2008 ore 17.00 – 19.00
Illustrazione del METODONON METODO ai Genitori
Un percorso "capovolto";Momenti d'arte - cosa sentiamo:Il segno che fa il disegno (Munari); Formulazione (Stern). Narrazione, ascolto - Testi scelti .Disegnare le emozioni…Raccontare…
Gertrude Pace, Patrizia Di Biase

Martedì 18 Marzo 2008 ore 17.00 – 19.00
Pratica del METODONON METODO con i Genitori
La percezione della realtà; Impressioni forme, luci, colori. Valori emozionali ed espressivi. Quante e quali sensazioni
Armonia o disarmonia, vibrazioni .Parole/colori/tempi/silenzi/toni/gridi.
Gertrude Pace, Patrizia Di Biase
U.R.l. ( http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/Area_di_navigazione/Sezioni_del_portale/Municipi/Municipio_IX_(9)/Centro_Famiglie_Villa_Lais/Progetti_Scuola_Famiglia/PROGETTI_SCUOLA_FAMIGLIA_2007-2008/Homepage/ )

Il Progetto Biblioteche nelle Scuole.





Il Progetto Biblioteche nelle Scuole

Il progetto Biblioteche nelle Scuole si inserisce tra le misure congiunte dei Ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e dell'Innovazione Tecnologica (MIT), con la collaborazione dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), per integrare le biblioteche delle scuole nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), un sistema di cooperazione in rete, gestito dall'ICCU, il cui scopo è la creazione e la gestione di un catalogo unico nazionale delle biblioteche italiane, sia di istituzioni pubbliche che private.

Infatti le risorse informative e documentarie, tradizionali e no, locali e remote, sono sempre più importanti per l'attività didattica e l'apprendimento in tutti i contesti formativi, maggiormente nella scuola. Il trattamento catalografico dei documenti (quale che sia il supporto su cui sono registrati), effettuato secondo gli standard ufficiali, consentirà di realizzare un catalogo unico per le biblioteche delle scuole coinvolte nel progetto, e l'uso delle moderne tecnologie informatiche ne permetterà l'accesso attraverso il WEB, rendendo disponibili alla collettività quantità crescenti di descrizioni bibliografiche e favorendo l'accesso alle informazioni e il loro recupero.

Il conseguimento dei diversi obiettivi del progetto si basa anche sull'adeguata formazione degli operatori addetti al trattamento dei documenti posseduti dalle scuole: a tal fine si intendono sviluppare sinergie e cooperazione tra il mondo professionale degli esperti di documentazione e quello dei bibliotecari-documentalisti scolastici, sia attraverso specifiche attività formative, sia mediante l'uso di servizi innovativi resi disponibili dal progetto stesso.

Questa cooperazione avrà come ambiti di riferimento quelli offerti dal servizio SBN e avverrà, sia nella fase di organizzazione delle risorse, sia in quella successiva di erogazione dei servizi, coinvolgendo la più ampia rappresentanza di biblioteche pubbliche e private già aderenti a SBN. L'obbiettivo finale è infatti quello di offrire servizi innovativi e di qualità all'utenza scolastica in prima istanza (insegnanti e non, studenti e loro famiglie) e al territorio.

Il Progetto si pone in continuità con il Programma per la Promozione e lo Sviluppo delle Biblioteche Scolastiche 1999-2000, attuato attraverso le C.C. M.M. 228/1999 e 229/2000.
Il Programma suddetto aveva come obiettivo principale "La creazione di un sistema di biblioteche scolastiche, progressivamente integrate in un ottica di rete, da collegare in parte al Sistema Bibliotecario Nazionale" e prevedeva anche la formazione del "Bibliotecario scolastico", realizzata attraverso l'istituzione di Master universitari, poi realizzati presso le Università di Bari, di Padova e della Tuscia.

In dettaglio il progetto, di durata triennale, vedrà coinvolti circa 500 Istituti Scolastici in tutta Italia, selezionati in base a criteri di ricchezza del posseduto librario, di presenza di personale in possesso di specifiche competenze biblioteconomiche, di locali e attrezzature idonee al progetto; si articolerà nei seguenti obiettivi:

Formazione del personale scolastico dedicato alla biblioteca . Fa parte del progetto un' attività di formazione, mirata ad assicurare la presenza all'interno della scuola di risorse umane qualificate. Tali figure, in grado di catalogare secondo lo standard definito dal progetto SBN, saranno anche esperte nella gestione delle risorse digitali, dei cataloghi elettronici e in genere delle problematiche di gestione e utilizzo della biblioteca, anche in un'ottica didattica. La competenza nella gestione e nell'uso delle risorse digitali e dei cataloghi elettronici à difatti fondamentale per la diffusione all'interno di ciascuna realtà scolastica di conoscenze utili ai processi didattici; in quest'ottica e' parimenti fondamentale una competenza nella gestione delle metodologie di ricerca delle risorse e di accesso alle risorse disponibili legate a servizi quali: Biblioteche Digitali, Tesauri, Servizi di Reference, OPAC e Meta-OPAC, Motori di Ricerca, etc. Un aspetto particolarmente importante dell'attività di formazione sarà rivolto ad arricchire la professionalità della figura che si occuperà della gestione didattica della biblioteca, al fine di metterla in grado di elaborare e/o supportare i docenti nell'elaborazione e realizzazione di progetti di uso didattico della biblioteca. Le attività formative verranno erogate sia attraverso canali standard (lezioni in aule attrezzate) sia utilizzando tecnologie di formazione a distanza.

Partecipazione delle biblioteche scolastiche selezionate alla rete del Servizio Bibliotecario Nazionale . In questo obiettivo rientra la costituzione di 2 poli, dedicati alle biblioteche degli istituti scolastici del Centro-Nord e del Centro-Sud. Tale partecipazione offre alla biblioteche scolastiche l'opportunità di usufruire della catalogazione "partecipata": la catalogazione di un documento (monografie, periodico, etc) è realizzata dalla prima biblioteca che lo acquisisce; le altre aggiungo solo i propri dati gestionali (collocazione, n.inventario,etc). Inoltre il patrimonio documentale delle biblioteche scolastiche così catalogato risulta visibile, insieme a quello delle altre biblioteche italiane, nel catalogo collettivo del Servizio Bibliotecario Nazionale (OPAC Indice), permettendone la fruizione ad una base più ampia di utenti. Inoltre il software utilizzato nel server centrale di ciascuno dei due poli consentirà l'automazione dei processi funzionali della biblioteca (catalogazione, prestito, inventario, etc.) aumentandone (in prospettiva) l'efficienza e migliorando la collaborazione con altre biblioteche (scolastiche o meno) territorialmente affini.

Costituzione di un catalogo collettivo centralizzato. I dati catalografici delle biblioteche scolastiche che parteciperanno al progetto raccolti nei due server di Polo, saranno organizzati in un unico OPAC (Open Access Public Catalogue) centrale, dove saranno liberamente consultabili via internet. E' prevista dal progetto la possibilità di alimentare l'OPAC centrale anche con i dati delle biblioteche scolastiche già facenti parte del circuito SBN e di affiancare a questo servizio quello di motori di ricerca specializzati (MetaOPAC) per la consultazione simultanea di più sistemi OPAC.

Messa a punto di un sistema di Segnalazione Errori (Trouble Ticketing) per la gestione del supporto agli utenti catalogatori. Al fine di offrire un ambiente il più possibile reattivo alle operazioni di catalogazione svolte in seno alle scuole partecipanti al progetto, si vuole offrire un sistema centralizzato per la gestione informatizzata delle segnalazioni di errore degli utenti dei due poli. Tramite questo sistema (accessibile tramite portale ed accessibile ad un'utenza selezionata) potranno essere inoltrate via WEB richieste di assistenza, successivamente inoltrate ai gestori del polo di competenza. La risposta alle segnalazioni avverrà su un'area riservata del sito WEB e dedicata ad ogni singola utenza abilitata.

Costituzione di un archivio (repository) delle risorse digitali scolastiche. Si vuole mirare con quest'attività alla costituzione di un Data Base centralizzato, che raccolga tutto il materiale digitale già in possesso della singola scuola che possa costituire oggetto di interesse da parte di altri istituti. La logica che si vuole adottare e' quella delle open community. In quest'ottica ciascun istituto potrà pubblicare il proprio materiale direttamente in rete sul repository server; opportuni meccanismi di protezione del contenuto e di certificazione dell'autore, in accordo con quanto stabilito dalla normativa ministeriale, verranno messi in atto al fine di garantire sulla qualità del materiale pubblicato. Un particolare riguardo sarà dato a progetti similari, quali quello della Biblioteca Digitale Italiana proposto e finanziato dall'ICCU volto alla diffusione della cultura italiana in Italia e nel mondo, nonchè ad iniziative analoghe di open archive promosse dalle Università italiane e dello stesso MIUR. Il repository consentirà di archiviare e recuperare documenti elettronici in vari formati (es. PDF, RTF, HTML, XML, doc, ppt, etc) prodotti dalla scuole coinvolte. Sarà realizzato con software caratterizzato da funzionalità mutuate dall'ambiente degli Open Archives . Ciò consentirà l'impiego dello standard internazionale Dublin Core e del protocollo OAI-PMH (Open Archives Initiative - Protocol for Metadata Harvesting)

Costituzione di un Virtual Reference Desk (VRD) . Per il personale delle biblioteche scolastiche, questo servizio permetterà l'accesso alle segnalazioni di repertori e dei siti di rilevanza nazionale sul mondo delle biblioteche e dei libri, valutati e selezionati da una apposita redazione. Il VRD sarà affiancato dal servizio "Chiedi all'esperto", un servizio di reference on-line, attraverso il quale i bibliotecari delle scuole potranno chiedere assistenza agli esperti del settore.

Costituzione di un'anagrafe delle biblioteche scolastiche aderenti al progetto, secondo standard compatibili SBN, e inserimento nel circuito del prestito ILL (Inter Library Loan). L'attuazione di questo obiettivo prevede la messa in linea di un sistema informativo che comprenda l'anagrafica di tutte le biblioteche scolastiche coinvolte nell'iniziativa. L'applicazione di criteri di codifica delle singole biblioteche secondo lo standard adottato in SBN ne permetterà un loro successivo inserimento nel circuito italiano di prestito librario. Sarà curata inoltre la messa a punto sul territorio di meccanismi di prestito inter-bibliotecario (lungamente collaudato in ambito SBN) e di document-delivery, per garantire all'utenza l'accesso alla risorsa libraria anche quando essa non faccia parte del patrimonio della propria biblioteca.

Realizzazione di un portale delle biblioteche scolastiche che offra servizi orientati all'utenza scolastica e costituisca il punto di accesso alla Repository. Uno dei punti chiave del progetto Biblioteche nelle Scuole sarà rappresentato dal portale per le biblioteche scolastiche. Scopo del portale sarà quello di offrire un accesso comune alle risorse messe a disposizione per le scuole, e cioe' di accesso per l'OPAC (e per l'eventuale servizio di MetaOPAC), di veicolare le richieste alla Repository ed al sistema di Segnalazione Errori, di accedere al servizio di Anagrafe delle biblioteche ed a quello di Virtual Reference, ovvero, infine di presentare le informazioni relative all'attività di monitoraggio. Le Biblioteche, infatti, possono essere considerate come il miglior punto di accesso istituzionale della scuola alla rete. In questo senso potranno svolgere un ruolo importante anche nella gestione e fruizione di materiale di interesse didattico, provvedendo a stimolare l'interscambio di materiale di interesse didattico fra le scuole e fra queste e l'esterno.
Alcuni di questi moduli potranno, poi, essere basati sul materiale digitale già conservato e gestito nel Repository delle Risorse Scolastiche Digitali. A questo scopo verrà predisposto un sistema di gestione del materiale didattico atto a favorire l'interscambio, nella salvaguardia dei diritti, provvedendo eventualmente anche alla registrazione DOI ( Digital Object Identifier ) del documento digitale. Farà parte del portale anche l'accesso ad una piattaforma di e-learning, utilizzata sia nella fase di formazione del personale bibliotecario, che, più in generale, per l'accesso ad eventuali moduli didattici legati all'uso delle risorse documentali in rete. Parte integrante del progetto del portale sarà la gestione dei profili utente, per permettere l'accesso controllato alle varie tipologie di documenti contenuti (pubblici o riservati).

Monitoraggio delle risorse e delle attività delle biblioteche. L'adozione di un'anagrafe delle biblioteche scolastiche e l'uso di strumenti di analisi delle statistiche sulle attività effettuate nei due Poli (documenti catalogati, prestiti effettuati, utenti registrati, etc.), saranno d'ausilio alle attività di monitoraggio delle biblioteche scolastiche partecipanti. Obiettivo del progetto è quello di fornire in tal senso strumenti e metodologie di analisi d'ausilio in questo campo, in modo da poter puntualmente verificare l'efficacia delle azioni intraprese nel progetto ed il perseguimento degli obiettivi previsti. Attività simili a quanto realizzato per la catalogazione verranno previste anche per il monitoraggio degli accessi all'OPAC centralizzato, al sistema informatizzato di segnalazione errori, al VRD ed alla Repository.

Promozione e comunicazione dell'iniziativa. Al fine di valorizzare gli sforzi prodotti nell'ambito del progetto, saranno previste una serie di attività promozionali volte a far conoscere gli scopi dell'iniziativa, illustrandone i vantaggi per la comunità scolastica e la collettività, anche attraverso attività di raccolta, valorizzazione e diffusione di ricerche ed esperienze positive.

Al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal progetto, il MIUR ha deciso di avvalersi della collaborazione di tre consorzi interuniversitari italiani, CASPUR, CILEA e CINECA. È altresì cosituito un comitato tecnico-scientifico con compiti di indirizzo e di programmazione generale nell'ambito del progetto Biblioteche nelle Scuole, con particolare riferimento ai rapporti tra il progetto nazionale SBN ed il mondo della scuola.
U.R.L. ( http://www.pubblica.istruzione.it/innovazione/progetti/biblioteche-nelle-scuole.shtml )

MetaOPAC Scolastico
U.R.L. ( http://azalai.cilea.it/bns/ )

Il Progetto si prefigge come scopo la catalogazione partecipata delle collezioni possedute dall'Ateneo e l'accesso dei documenti all'utenza.
Aderire a SBN permette un'ampia forma di collaborazione interbibliotecaria rendendo disponibili ai fruitori non solo i propri cataloghi ma anche i documenti esistenti nelle altre biblioteche SBN a livello locale e nazionale. Le biblioteche si impegnano inoltre a favorire il prestito interbibliotecario fornendo in originale o in copia i documenti richiesti.

Per inoltrare la richiesta di adesione è necessario compilare in ogni sua parte la "Lettera di adesione ad SBN - Università", per le biblioteche appartenenti all'Università La Sapienza o ad essa affiliate, o "Lettera di Adesione ad SBN - Regione Lazio" per le biblioteche della Regione Lazio. La lettera compilata verrà inviata via e-mail rispettivamente alla Segreteria SBN dell'Università o all'Ufficio del Responsabile della Regione Lazio.
Il Referente verra' contattato dal Gruppo di Lavoro Università o Regione Lazio per ogni ulteriore informazione. Dopo i primi contatti si dovra' procedere alla compilazione dei moduli per la richiesta di attivazione della biblioteca e degli operatori.

U.R.L. (http://sbn.uniroma1.it/polorms/nuoviutenti.html )

Le scuole che hanno aderito:

* Biblioteca Liceo Ginnasio Statale Ennio Quirino Visconti
* Biblioteca Liceo Scientifico Statale Giuseppe Peano
* Biblioteca Liceo Scientifico Statale Nomentano - Biblioteca Centrale (BC)
U.R.L. (http://www.liceonomentano.net/la_biblioteca.htm )

H.P. (http://www.liceonomentano.net/ )

mercoledì 26 marzo 2008

Una database che offre informazioni riguardanti i giovani.

U.R.L. ( http://www.bancadatigiovani.info/joomla/ )

"L'Europa per te."




"L'Europa per te"

L'Europa per te è una Guida ai programmi e iniziative delle Istituzioni internazionali in materia di partecipazione, cultura, formazione, lavoro, cittadinanza e diritti.
E' stata realizzata, prodotta e finanziata da Bancadatigiovani, con il supporto della Direzione Generale per l'Informazione del Parlamento Europeo, della Provincia di Palermo e del Centro Servizi per il Volontariato di Palermo .

L'europa per teIl progetto, una vera e propria Enciclopedia dei programmi per i giovani, per chi lavora con i giovani, per chi si occupa di formazione e di cooperazione internazionale, è stato realizzato in italiano e inglese e contiene complessivamente circa 5.000 pagine di informazioni; è stato realizzato in 6 mesi di lavoro da alcuni volontari italiani e finlandesi.

Il Cd-Rom ed il sito contengono una dettagliata e completa guida ai programmi ed alle iniziative delle Istituzioni europee in materia di cultura, formazione, lavoro e partecipazione, oltre a diversi programmi realizzati da altre istituzioni internazionali ed una guida ai tirocini in oltre 100 organizzazioni internazionali.
Tra le iniziative europee documentate ed analizzate in dettaglio nel sito e nel CD-Rom, oltre a quelle più note come Leonardo, Erasmus, Europass, Fondo Sociale Europeo e Gioventù, si trovano anche i recentissimi programmi Progress e "L'Europa per i cittadini", oltre ad una guida alle carriere internazionali e la lista completa dei Governi stranieri che offrono borse di studio per cittadini italiani.
Infine, anche grazie alla collaborazione del Consiglio dEuropa, una specifica sezione è stata dedicata alle iniziative delle Istituzioni europee in materia di diritti umani e politica di vicinato.

Tutte le informazioni sono aggiornate al 10 gennaio 2007 e sono consultabili con i più comuni software di navigazione in Internet.
COME RICHIEDERE IL CD-ROM

Il Cd-Rom è in distribuzione gratuita in 3.500 copie ed il sito offrirà aggiornamenti costanti sui nuovi programmi o i nuovi bandi che saranno realizzati.
Chi volesse, potrà richiedere l'invio del CD al domicilio con il pagamento delle sole spese postali (3,50 euro per tre copie). Tutte le informazioni per richiedere l'invio e pagare le spese di spedizione sono disponibili sul sito collegato al Cd-Rom

Affrettatevi! Sono rimaste ormai pochissime copie in distribuzione gratuita.

Collegato al Cd e al sito, anche un servizio gratuito di informazioni sempre aggiornato su bandi e concorsi delle istituzioni internazionali in materia di istruzione, cultura, lavoro, partecipazione dei giovani e diritti umani.

L'iniziativa è destinata, secondo i suoi ideatori, ad una vasta gamma di beneficiari: studenti universitari, docenti, scuole, amministratori pubblici, servizi sociali, centri di ricerca, giovani disoccupati, neo-laureati, centri di informazione giovanile, università e centri di ricerca.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell'iniziativa

http://www.europe4you.info

RomaRock RomaPop è un progetto finanziato con il Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Legge n. 285/97.




H.P. ( http://www.romarockromapop.it/ )
U.R.L. ( http://www.romarockromapop.it/index.php?option=com_content&task=blogcategory&id=39&Itemid=37
)

Fondazione Giorgio Castelli.


U.R.L. ( http://www.gc6.org/ )
U.R.L. ( http://www.liceo-newton.com/Fondazione%20Giorgio%20Castelli.htm )

Il portale del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per gli studenti.



Il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica è stato costituito con il compito di tracciare le nuove linee guida per la diffusione della pratica musicale nelle scuole italiane da parte di tutti gli studenti, in sintonia con quanto avviene nei sistemi educativi degli altri paesi europei Principali compiti del Comitato saranno quelli di:

* proporre politiche mirate ad una più significativa presenza, nelle scuole di ogni ordine e grado, di attività di fruizione e di produzione musicale, intendendo la musica componente fondamentale per la formazione e la crescita dei cittadini

* elaborare e promuovere concrete azioni da realizzarsi all’interno e all’esterno delle istituzioni scolastiche, ed in concerto con gli attori chiave presenti nei diversi contesti territoriali, a sostegno di tali politiche

* promuovere indagini e analisi sui diversi aspetti della cultura musicale e della sua presenza nelle istituzioni e nella società italiana anche allo scopo di raccogliere e valorizzare le migliori esperienze



U.R.L. ( http://www.pubblica.istruzione.it/comitato_musica/index.shtml )

Le scuole on line del Comune di Roma.




U.R.L. ( http://scuoleonline.mondodigitale.org/scuole.html )

lunedì 24 marzo 2008

Uniroma.tv






U.R.L. ( http://www.uniroma.tv/ )
U.R.L. ( http://www.uniroma.net/homegiornale.asp )

Scuola e famiglia per il superamento del disagio giovanile di Mario Rusconi.

Scuola e famiglia per il superamento del disagio giovanile
Mario Rusconi
(Preside Roma)



1. L’albero della scienza
“Ma vi era un albero proibito, un albero cioè di cui non dovevano mangiare i frutti. Si chiamava l’albero della scienza del bene e del male. Dio aveva detto che se Adamo
ne mangiava, sarebbe morto.[-----]
Iddio chiamò Adamo e disse: “Adamo, Adamo, dove sei?”
Adamo rispose: “Io ho avuto paura perchè mi trovavo nudo, e mi sono nascosto”
Iddio disse: “Chi ti ha detto che sei nudo?” Hai mangiato del frutto proibito?” [----]
Allora Dio si sdegnò con tutti, ma più ancora col serpente”.
(Da “La Bibbia per il bambino” pag. 19-21, Salani, Firenze 1957.)
Una recente indagine dell’OCSE, svolta a livello internazionale sui livelli di
competenza alfabetica degli adulti, ha messo drammaticamente in evidenza il
dilagante fenomeno dell’analfabetismo funzionale tra i giovani in età scolare e
postscolare, caratterizzato da povertà e ripetitività di linguaggio, da incapacità diffusa di leggere e comprendere testi, di risolvere semplici problemi di matematica, di elaborare concetti e di costruire nozioni.
Sembrerebbe quasi che la frequenza di una scuola “scivoli” sul vissuto di molti
ragazzi senza lasciare tracce formative di particolare rilievo sia in ambito cognitivo sia negli atteggiamenti e nei comportamenti.
A questo punto molti si chiederanno, anzi in molti ci chiederemo, che fine abbia fatto quel desiderio di conoscere, quell’ansia di sapere che costè così cara ad Adamo ed Eva, dove sia finita quella spinta incoercibile alla “scienza” di cui il serpente ha rappresentato, con tanta plastica evidenza, il vettore iniziale.
Per uscire, sia pure metaforicamente, dall’ambito biblico e tornare alle tematiche
sottese a questo intervento, è necessario affrontare con coraggio, utilizzando
strumenti di indagine conoscitiva ed offrendo prospettive, un problema di spiacevole
consistenza: come mai gli adulti e le loro istituzioni intenzionalmente formative non
riescono più ad entrare in piena sintonia ed a guidare il mondo dei bambini e dei
giovani?
I primi (i bambini) “si pongono tante domande fino a quando non iniziano la scuola la
quale sembra, poi, bloccarne del tutto la curiosità” (da: I. Selzberger-Wittenberg et
alii, “L’esperienza emotiva nel processo di insegnamento e di apprendimento”,
Napoli 1993 (pag.110-111)), tale è la massa di conoscenze proposte da risultare
invadenti. “O, forse, i metodi di insegnamento impiegati scoraggiano il desiderio di
scoprire per mezzo dell’esplorazione e della sperimentazione?”(ibidem)
I giovani (ma la cosa, sia pur attenuata, vale anche per i bambini) sono più coinvolti dal mondo della comunicazione e dalla intrecciata “overdose” di consumismo che dai tradizionali modi di “fare educazione” (scuola, famiglia, Chiesa, partito).
A questo punto potremmo, quasi, concludere che il disagio non è più etichettabile
come “giovanile” ma riguarda ed invade, invece, gli adulti e le loro istituzioni
educative, nei quali induce (o almeno dovrebbe) sensi di colpa, richiamando un
maggior senso di responsabilità e suggerendo di ricercare nuove strade e nuovi
percorsi.
Accingiamoci, dunque, ad osservare con realismo quali sono gli atteggiamenti più
frequenti che, di questi tempi, improntano l’azione degli adulti, perchè solo da
un’attenta anamnesi si può sperare di apprestare una congrua terapia.
Gli adulti-famiglia tendono a delegare sempre più all’istituzione formativa
(scolastica o extrascolastica) la “copertura temporale e spaziale” dei bambini-giovani, deresponsabilizzandosi, offrendo scarsa presenza e vicinanza ai figli, assolvendo (con l’intento, non tanto recondito, di autoassolversi) e giustificando ad oltranza, anche quando sarebbe il caso di essere una ferma e saggia guida di vita. Rinunciando, per dirla in breve, ad essere una base affettivamente sicura ed educativamente affidabile.
In questa azione potendo contare sulle allettanti sirene della televisione (quando
ancora attrae) o del “muretto-bar”.
Gli adulti-scuola sembrano aver centrato tutta la loro attenzione su un macro-
problema la cui soluzione (diversa a seconda dei punti di vista) dovrebbe in modo
salvifico rigenerare la formazione dei giovani nel nostro paese. Mi riferisco al
contrasto “scuola pubblica – scuola privata” (o, meglio, scuola statale – scuola non
statale) che ha assunto, nel corso dell’ultimo anno, aspetti quasi di “metafisica
educativa”, mentre – a mio avviso – si tratta di un problema ideologico e non
strettamente formativo. Comunque, però, la si metta, è indubbio che la diatriba in
corso ha oscurato quasi completamente il dibattito sul complesso e contraddittorio
panorama della formazione e dell'educazione.
2. Un’ipotesi inquietante
Negli ultimi anni gli attori più attenti alla questione scolastica si vanno interrogando sui rapporti che si instaurano tra una istituzione fortemente “ideologizzata” come la scuola (mi riferisco agli schemi di riferimento, ai prototipi ideali, alle aspettative saldamente precostituite) e la famiglia dell’alunno, che appare sempre più portatrice di comportamenti contraddittori, di richieste ambivalenti, di modelli culturali ibridi ed in continua, talora scomposta ed imprevedibile trasformazione.
Se scorriamo con pensiero veloce i punti essenziali delle tematiche che riguardano
ciò che definiamo per brevità disagio scolastico, viene spontaneo chiedersi – ad un
primo bilancio mentale – se le situazioni che si manifestano in ambito scolastico
siano un ”a priori” rispetto all’intervento didattico ovvero rappresentino,
paradossalmente, un risultato, almeno in parte, di quest’ultimo.
Posto in questi termini manichei il problema sembrerebbe risultare di difficile se non improbabile soluzione ma, nonostante ciò, permane la sensazione, in chiunque
conosca da vicino la questione, che vi possa essere della verità sia nell’una che
nell’altra ipotesi, convergendo entrambe verso un unico obiettivo, rappresentato dalla “normalità” scolastica.
3. Il disagio della scuola
Nel momento in cui il bambino o il ragazzo fa il suo ingresso in una comunità
educante presenta spesso comportamenti problematici che, in numerosi casi, trovano
le loro radici in situazioni di grave disagio: disagio individuale, familiare,
socioculturale, fortemente intrecciati ed interdipendenti.
Le conseguenze di questi comportamenti sono evidenti nel percorso di
apprendimento che è caratterizzato soprattutto da una mancata o scarsa
socializzazione nell’accezione ormai classica di O.G. Brim (1966): la insufficiente
padronanza di conoscenze, di abilità, di comportamenti e di sentimenti impedisce di
partecipare in maniera adeguata e soddisfacente alla vita sociale.
Da qui, in un processo non meccanico e lineare ma sicuramente dinamico, il passo
verso l’insuccesso scolastico, l’antisocialità, il bullismo o la violenza è spesso breve.
Il variegato fenomeno delle “prepotenze” – come è stato definito nella recente ricerca di Ada Fonzi (1997) – si presenta molto ampio e assurge spesso a “nonnismo, (…) “preludio a più gravi deviazioni in epoche future”.
Senza “un piano che comprenda, oltre all’intervento sulla classe, un impegno globale
che coinvolga la politica dell’intera scuola, le famiglie, il quartiere, le USL, etc “ non sarà possibile porre un freno alla violenza ed al sopruso.
Ma, anche senza pensare a forme manifeste di violenza, è innegabile che nelle nostre
scuole (non solo superiori) è diffusa una dimensione di costante microconflittualità
che sembra talvolta assorbire buona parte delle energie degli studenti (e non solo
degli studenti), distogliendole da un’armonica propositività socialmente e formativamente costruttiva.
Come reagisce la scuola di fronte a queste situazioni che definiamo genericamente di
disagio, sempre più diffuse data la complessità del vivere di questi nostri convulsi
anni?
Spesso, purtroppo, vengono assunti atteggiamenti di tipo negativo, che non tendono,
cioè, ad un equilibrato sviluppo del percorso formativo dello studente ma, anzi,
contribuiscono alla sua involuzione/negazione.
Proviamo, per comodità, a definirli. Essi appartengono a due categorie,
apparentemente contrastanti, in effetti complementari e convergenti: quella
definiamola militaresca e quella paternalistico-lassista.
La prima, attualmente meno diffusa, può esprimersi in punizioni disconfermanti, in
provvedimenti anacronisticamente rigorosi o, forse peggio, in forme di isolamento e
di ghettizzazione frustanti.
E’ frequente leggere sui quotidiani (che pare abbiano una inquietante predilezione per questo genere di fatti, che permettono di disegnare scenari improntati da “folklore pedagogico” particolarmente apprezzato dai consumatori di mass-media) di
atteggiamenti “retro” presi da un docente, dal capo d’istituto, da uno dei numerosi
organi collegiali.
Anche se i comportamenti autoritari della scuola vengono sempre enfatizzati, è
doveroso riconoscere che l’impostazione di certi provvedimenti non risponde ad una
logica educativa, ma ad una di tipo punitivo.
Ma ben più gravi, formativamente parlando, sono i microatteggiamenti permeati di
sottovalutazione, di sarcasmo, di negazione dell’altro come persona, di
incomprensione che caratterizzano talvolta gli operatori scolastici.
A queste ultime, gravi problematiche, curiosamente, i nostri mass-media sono poco
attenti: eppure si tratta di modalità relazionali diffuse che incidono in profondità sulla personalità in formazione dello studente, costituendo una specie di goccia che scava, lentamente ma inesorabilmente, la pietra.
Tutto ciò però fa “poco notizia” e non colpisce l’immaginazione dei lettori/ascoltatori che, invece, sono più portati a credere che, da un quattro assegnato ad un’interrogazione di matematica o da una sospensione dalle lezioni possa derivare – in una lineare ed inesorabile consequenzialità – un suicidio adolescenziale.
Nella seconda modalità, (quella paternalistico-lassista) più subdola e demagogica, ma
ahimè popolare, il contributo all’inasprimento delle difficoltà dell’individuo e della sua futura vita, personale e professionale, si concretizza attraverso un implicito patto scellerato: al dare poco o nulla, in termini formativi, ad un impegno saltuario e poco responsabile delle istituzioni fanno da “pendant” una insensata facilitazione del curricolo, finte promozioni, vere solo burocraticamente, una rimozione (incauta ma utile a molti) delle regole, del principio del limite, del senso di responsabilità. La scuola, insomma, come parcheggio, intrattenimento o “babysitteraggio” affettuosamente incosciente.
Come altro definirla, infatti, se poniamo attenzione alle sempre più frequenti
occupazioni degli istituti che, pur interrompendo a volte per mesi il servizio
scolastico, non producono alcun effetto sul curricolo dello studente?
In questo modo corroboriamo l’idea che “giovane è sempre e comunque, bello!” (ed
è un grave inganno pedagogico); che il compito primario della scuola non sia formare
(anche se la legge recita:”almeno 200 giorni di lezione l’anno”) ma intrattenere; che
le forze produttive della nostra società (specialmente nei prossimi anni di serrata
competizione) possono misurarsi in campo europeo e mondiale (non c’è forse la
globalizzazione?) proponendo giovani meno preparati e responsabili (e non sappiamo
neppure se, almeno, più contenti e felici dei loro coetanei europei soggetti ad una
disciplina formativa più rigorosa).
E siccome i guai, in genere, non vengono da soli, gli atteggiamenti autoritari e quelli lassisti spesso si sovrappongono, l’uno non escludendo l’altro nello stesso istituto scolastico e (accade anche questo!) a volte nelle stesse persone, in
un’alternanza/convergenza che sa di schizofrenia pedagogica.
Facce della stessa moneta. Falsa, però, senza possibilità di essere proficuamente
spesa, ma fastidiosamente circolante.
Come dovrebbe reagire, come talvolta reagisce, la buona scuola?
Attraverso strategie di intervento educativo-formative e didattiche. Con le prime è
importante favorire l’affermazione della prosocialità nella scuola, cioè di quei
comportamenti che favoriscano la socialità, l’accettazione delle regole, la coscienza
sociale, lo spirito di condivisione, di collaborazione e di solidarietà: il tutto può
realizzarsi attraverso una microoperatività diffusa fra gli operatori scolastici (non solo docenti) che abbia come obiettivi la comprensione delle convenzioni sociali e del punto di vista altrui, il contenimento degli impulsi aggressivi etc.
In poche parole, un’assertività di fondo che porti ad esprimere i bisogni non
implicando necessariamente conflittualità, disimpegno, deresponsabilizzazione.
Una efficace strategia didattica deve poi basarsi sul valore formativo delle
discipline per raggiungere lo scopo di far acquisire validi strumenti di conoscenza
critica: solo attraverso questo processo formativo è possibile che lo studente, forte del proprio senso di competenza, sviluppi un adeguato senso di autoefficacia ed
autostima con una benefica ricaduta sulla sua relazionalità.
Già Kipling sosteneva che il bambino che vive nell’apprezzamento diverrà più
comprensivo.
Per ottenere questi risultati è necessario avviare però adeguate procedure di
impostazione, di valutazione e di correzione “ in itinere” del curricolo dello studente, fondato su intelligenti metodologie di flessibilità didattica.
La scuola, gli adulti della scuola devono imparare, in modo sempre più professionale,
a venire incontro alle necessità formative dei giovani, ai loro bisogni
(opportunamente interpretati e, per così dire, pedagogizzati).
Cercando di non prestar eccessiva attenzione ai propri bisogni (spesso desideri)
inappagati, scambiati e confusi con quelli degli studenti, in un’inversione dei ruoli
controproducente soprattutto a livello educativo.
Il dovere dell’adulto-docente consiste essenzialmente nel rappresentare una base
sicura, umanamente e formativamente, per lo studente, evitando qualsiasi
scimmiottamento giovanilistico.
4. Si può cambiare?
Vale la pena, a questo punto, di chiederci come si possa agire, istituzionalmente, sulla scuola per il miglioramento della scuola stessa.
Anzitutto occorre lavorare per la formazione del personale, soprattutto docente e
dirigente, sia di quello in servizio sia di quello che verrà.
Per quanto riguarda i Capi d’Istituto appare impostata su buone basi metodologiche e
su qualificanti contenuti la loro formazione a dirigenti scolastici, che costituirà inoltre un precedente di gran peso per la selezione dei futuri dirigenti.
Per i docenti futuri è irrinunciabile la formazione universitaria con forte
accentuazione psicopedagogica e non va certo in questa direzione l’ennesimo
concorso deprofessionalizzante che, riesumando famigerati provvedimenti “ope
legis”, vanifica di fatto il primo serio tentativo di collaborazione tra Università e
scuola. Da parte loro tutti gli altri operatori già in servizio attendono, da decenni, un sistematico e continuativo intervento formativo-aggiornativo, non legato cioè alla casualità delle proposte e delle situazioni, all’estemporaneità culturale di molti, troppi, cosiddetti formatori.
Svincolato, soprattutto, dal risibile legame tra orario di aggiornamento e progressione di carriera, senza che vi sia alcuna valutazione della preparazione eventualmente acquisita.
Infine, l’attuale impianto normativo autonomistico, avviato dall’art.21 della legge 59 (c.d. Bassanini I) è riconducibile ancora ai “nomi” e non alle “cose” dell’autonomia scolastica: manca, a tutt’oggi, parte di quegli atti d’impegno che soli potranno rendere effettivamente “praticabile” la progettualità autonoma delle singole scuole, per troppo tempo compressa da mastodontiche ed inefficienti strutture burocratiche e da insensati lacciuoli amministrativo-sindacali. Incerta, inoltre, è – ad oggi – la prospettiva del riordino dei cicli e della riscrittura dei “saperi di base”, tutte tessere indispensabili per una definizione concreta del mosaico di riforma.
Se – come è auspicabile – l’avviato processo di costruzione dell’autonomia si
svilupperà con cadenze tempestive e con soluzioni razionali, nelle scuole potrà
crearsi / rinforzarsi / ampliarsi quell’atmosfera di propositività culturale, di
responsabilizzazione professionale e di efficacia formativa necessarie per uscire dalle secche in cui siamo da anni impantanati.
Solo in un chiaro ambito autonomistico sarà infatti possibile impostare l’azione
educativa sulla base delle metodologie della flessibilità curricolare, partendo dal
rilevamento dei livelli di partenza, tenendo conto dei bisogni formativi di ognuno,
valorizzando le differenze individuali (anche nell’accezione dell’eccellenza, da
sempre colpevolmente trascurata nel nostro paese) e le caratteristiche socioculturali
locali.
Il curricolo degli studenti italiani (mi riferisco soprattutto alle scuole medie e
superiori) non è superato ed anacronistico tanto per mancate o incomplete riforme di
contenuti programmatici ed ambiti disciplinari, quanto per la sua statica monoliticità: materie, contenuti, classi, ore, uguali per tutti.
Solo con l’affermazione del curricolo flessibile si potrà sperare di sanare gran parte delle attuali aporie nella formazione degli studenti.
In questa ottica di flessibilità dovrà dunque risultare non episodico (come ora
avviene) l’impegno a rinsaldare i rapporti tra la scuola e la famiglia, rivolgendo anzi sempre maggior attenzione professionale alla relazione educativa e comunicativa tra genitori e figli, in collaborazione e sintonia con le strutture psicopedagogiche del territorio, siano esse pubbliche o private, avviando convenzioni con strutture o
singoli.
Evitando, sperabilmente, l’ennesima, inefficace, burocratizzazione del problema
quale deriverebbe dalla recentemente proposta istituzionalizzazione dello
psicologo/baby-sitter, oltretutto impiegato scolastico di stato e controparte dei
docenti.
Due osservazioni finali, a conclusione di questo mio intervento.
Non contribuirà, di certo, alla valorizzazione delle potenzialità formative delle scuole una soluzione legislativa, riguardante i futuri organi di governo, che ne moltiplichi le sedi, le funzioni, la rappresentatività, intrecciando, sovrapponendo, affastellando e complicando. Confondendo le istanze di rappresentatività con gli ambiti di competenza tecnico-professionale.
La scuola ha bisogno di chiarezza e linearità, non di confusione preludente a conflitti e contenziosi aggravati rispetto al presente.
Lo stato giuridico del personale, infine. Mi riferisco soprattutto ai docenti.
Attualmente la loro, dobbiamo avere il coraggio di dirlo, è una semiprofessione,
femminilizzata (“absit iniuria verbis” !), a tempo parziale.
Estremizzando, si potrebbe sostenere che la professione di docente è solo
complementare al vero impegno primario, quello di natura familiare, intendendo con
ciò gli obblighi e le cure verso la propria famiglia. Alla scuola va ciò che avanza da questo vero, primo lavoro.
Una scuola attenta alle diversità (siano esse di formazione di base, di estrazione
sociale, di origine etnica o quant’altro) che voglia democraticamente valorizzarne
alcune o rimuoverne altre richiede maggior lavoro: più tempo dedicato alla ricerca,
alla discussione in team professionali, alla realizzazione di interventi, alla valutazione della loro efficacia.
Ciò significa valorizzazione delle professionalità (a quando le “figure di sistema” su base professionale?), sistemi di controllo e valutazione, modelli di management
scolastico.
L’attuale stato giuridico contrasta con tutto ciò.
Sappiamo però che non possiamo più permetterci una moltitudine di scuole chiuse
alla didattica di pomeriggio e per circa 3 mesi d’estate, lontane dalle metodologie
della ricerca-intervento, insensibili alle problematiche dell’autodiagnosi di istituto, della valutazione delle prestazioni dei docenti, della rendicontazione delle proprie azioni.
I nostri discorsi sulla lotta al disagio scolastico, alla dispersione, alla devianza
giovanile, alla tossicodipendenza scadono in noiosa, stancante retorica se non si
creano le condizioni, di norma e di fatto, per avviare una vera rivoluzione del sistema formativo italiano. Cercando di recuperare il tempo perduto rispetto ai nostri partners europei. In sintesi, dopo l’entrata nell’unione monetaria, avviato brillantemente il risanamento dei “fondamentali” dell’economia, non sarebbe opportuno ora concentrare notevoli sforzi verso la ricostruzione, in senso moderno, del nostro
sistema formativo?
Il complesso di riforme scolastiche, di cui si sta discutendo in questi mesi, se vorrà raggiungere gli obiettivi dichiarati, dovrà intaccare posizioni corporative, difese di piccoli o grandi privilegi, interessi consolidati, incrostazioni burocratiche, disinteresse culturale.
Il rapporto elaborato dall’OCSE sulla politica nazionale dell’istruzione in Italia,
presentato nel 1998 al Forum della P.A., nel confortarci sulla bontà della strada
intrapresa, ci raccomanda di proseguire con fermezza e speditezza verso il
rinnovamento della scuola e della formazione in genere (intesa anche come
educazione permanente degli adulti), pena la perdita di influenza tra gli Stati
sviluppati ed un appannamento della nostra identità culturale.
Le iniziative parlamentari, ministeriali e contrattuali ci diranno se il cambiamento
avviato dalla Bassanini I avrà probabilità di successo o si sacrificheranno ancora una volta (parafrasando L vi-Strauss) i valori di identità delle società evolute ai valori di appartenenza che contraddistinguono le società arretrate.
Bibliografia
- AA.VV. (1998), Rapporto di base sulla politica scolastica italiana , Roma, MPI
- AA.VV. (1998), Esami delle politiche nazionali dell’istruzione, Roma, Armando
- AA.VV. (1995), Organizzazione e qualità della scuola, Firenze, La Nuova Italia
- Bush T. (1995), Manuale di management scolastico, Trento, Erickson
- Carosi G. et alii (1997), Funzione riflessiva materna e stile di attaccamento nei bambini, relazione presentata all’XI Congresso Naz. AIP (Associazione It. Di Psicologia)(in corso di stampa)
- Cassese S. (1998), Lo stato introvabile, Roma, Donzelli
- Drago R. (1996), Carta della scuola e innovazione, Trento, Erickson
- Fonzi A. (1997), Il bullismo in Italia, Firenze, Giunti
- Masuelli M., Rusconi M. (1996), La Carta dei servizi delle scuole, Roma, ANP
- Romei P. (1995), Autonomia e progettualità, Firenze, La Nuova Italia
- Salzberger Wittenberg I., Polacco G., Osborne E. (1993), L’esperienza emotiva nel processo di insegnamento e di apprendimento, Napoli, Liguori
- Weick K.E. (1997), Senso e significato dell’organizzazione, Milano, Cortina

U.R.L. ( http://www.osservatorionazionalefamiglie.it/documentazione/famintpolsoc/Sess24_6.pdf )
H.P. ( http://www.osservatorionazionalefamiglie.it/ )

SOS Studenti: Fisica - Matematica - Inglese.



U.R.L. ( http://puntoedu.indire.it/sosstudenti/auth/index.php?action=asklogisc&go=..%2Fsosstudenti%2Fiscrizioni%2F
)

Osservatorio dispersione scolastica Roma



Osservatorio dispersione scolastica Roma

U.R.L. ( http://www.dispersionescolastica-roma.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1 )

domenica 23 marzo 2008

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U.R.L. ( http://www.studenti.it/superiori/scuola/appunti_video.php )

E i genitori daranno i voti agli insegnanti di Mario Rusconi.


E i genitori daranno i voti agli insegnanti di Mario Rusconi, KataWeb Venerdì, 12 Aprile 2002
URL(http://www.gildavenezia.it/docs/Archivio/2002/aprile%202002/voti_agli_insegnanti.PDF )
Ecco profilarsi, sullo scenario della riforma scolastica, una figura di notevole attualità teatrale: inquietante al punto giusto, ambigua quanto mai, divertentemente surreale e sconclusionata. Ogni riferimento a personaggi di Ionesco ed al teatro dell'assurdo è pertinente.
Il Nostro, però, ha nome e caratteristiche normative, non teatrali. Parliamo del Nucleo di valutazione del funzionamento degli Istituti. Con ironia terminologica, di cui daremo in seguito conto, potremmo definirlo: il Nucleo senza càmice.
Si tratta di una innovazione prevista dall'art. 9 del progetto di riforma degli organi collegiali della scuola, appena varato - come proposta - dalla 7° Commissione della camera dei deputati. Sino ad ora gran parte dei commenti degli addetti ai lavori (politici, sindacalisti, docenti, giornalisti, etc.) si è addensata attorno alla composizione ed alle funzioni del Consiglio di istituto (o di scuola,
come si dovrebbe chiamare) con interrogativi del tipo: è giusto il prevalere della quota dei genitori e degli studenti su quella dei docenti? E' opportuno che il Consiglio sia presieduto dal Preside (ora dirigente) e non da un genitore (come avviene attualmente)? Su tali quesiti si sono immediatamente creati schieramenti più o meno contrapposti, dando luogo alle ormai consuete "querelles": democrazia/tecnocrazia, azienda/servizio pubblico, etc.
Il diavolo, però, quello vero, si nasconde nei particolari. Nell'art. 9, appunto, nel quale si dice testualmente: "In ogni istituzione scolastica è istituito un Nucleo di valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del servizio, che opera anche tenendo conto delle finalità fissate dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione. Il Nucleo è composto dal Garante dell'utenza nonché da un docente e da un soggetto esterno". Cerchiamo di capire, al di là della terminologia "modernista", di cosa si tratta e perché, se la norma passasse così com'è, si avrebbe un effetto deprimente e regressivo in ogni singola scuola. La valutazione di sistema (come si dice in termini tecnici) è un'operazione complessa e delicata.
Complessa in quanto implica l'uso di metodologie, di tecniche e di strumenti di difficile reperimento e di ancor più difficile manipolazione; delicata in quanto si applica al lavoro di persone (il dirigente, i docenti, gli alunni) e non è poi così semplice esprimere giudizi di valore sull'operato delle persone (lo sanno bene gli azionisti di aziende come la Enron statunitense che sui managers e sulle società di certificazione avevano scommesso i loro risparmi).
Da queste sintetiche premesse deriva che introdurre la valutazione dell'efficienza (grossolanamente: il funzionamento della scuola) e dell'efficacia (i risultati raggiunti, in primis quelli formativi) di ogni istituto scolastico richiede: professionalità, gradualità, coinvolgimento.
Cominciamo dal fondo. Per coinvolgere positivamente le scuole, le persone che vi lavorano, le famiglie ed il sistema sociale, bisogna che si radichi la convinzione che la valutazione di sistema, se fatta secondo le regole, è utile, anzi fondamentale per migliorare la formazione dei nostri studenti. Affinché ciò avvenga, occorre però garantire:
1) che un processo sistematico di valutazione delle scuole poggi su basi tecnico-professionali valide (non arbitrarie, non demagogiche, non superficiali).
2) Che si inizierà con attività realizzate gradualmente, che si dispiegheranno nel tempo, sviluppandoso in base ad un progetto complessivo non legato all'episodicità, all'estemporaneità, alle convenienze di parte.
Orbene, torniamo al Nucleo di valutazione. La gradualità non è presa in considerazione. Il Nucleo, alla fine dell'anno scolastico, valuterà l'efficienza e l'efficacia compiendo da subito, in una sola volta, un'operazione che in diversi paesi europei ha impegnato risorse notevoli e anni di accurata preparazione con la collaborazione di centinaia di specialisti. Ma l'improvvisazione prevista dall'art. 9 non è nulla se paragonata alla filosofia dell'assurdo rappresentata, nel nostro caso, dalla scelta delle persone che compongono il Nucleo stesso. Il presidente
(pomposamente definito "Garante dell'utenza") sarebbe il genitore che ha conquistato il maggior numero di voti nell'elezione del Consiglio di scuola e verrebbe contornato da un docente (scelto come? non si dice!) e da un non meglio identificato "soggetto esterno". Alcune considerazioni. Cosa c'entra il rappresentante "politico" dei genitori (tale è chi viene scelto col voto da una categoria di elettori) con gli ambiti tecnico-professionali? Lasceremmo mai valutare la perizia (talvolta l'imperizia) di un medico dai pazienti o dai loro parenti? A questi ultimi
è attribuito il diritto-dovere di denunciare le eventuali aporie degli ospedali e dei medici, ma non di valutare professionalmente questi ultimi. Infatti, in caso di contenzioso, subentra un collegio peritale, un nucleo, cioè, di tecnici, non di eletti. Perché alla scuola non è riconosciuto, metaforicamente, il càmice ed, anzi, si pensa che ogni cittadino-genitore, purché eletto (magari con 15/20 voti!), sia in grado di dare un giudizio professionale sulla scuola e, quindi, indirettamente
(ma poi non tanto) sul dirigente ed i docenti? Non sono ritenuti, questi ultimi, degni di una valutazione professionale, che esuli dall'impressionismo dei commenti da "Bar dello sport"? Inoltre, quali e quanti "soggetti esterni", possibilmente esperti in valutazione di sistema, sarà possibile trovare per le oltre 10.000 scuole (statali) italiane? Si impegneranno, poi, a costo zero? Per concludere. La valutazione delle scuole è una operazione necessaria, da introdurre al più presto
nelle scuole. Ma, se si parte con il piede sbagliato, si rischia l'effetto boomerang (il "concorsone" di Berlinguer docet!).
Ps: Il Nucleo di valutazione era già comparso, non troppo dissimile, nella proposta di legge della maggioranza della passata legislatura. Della serie: le disgrazie sono trasversali!

Buone pratiche.


Della serie “Buone pratiche” nella scuola segnalo l’iniziativa inserita nel P.O.F. dell’Istituto Tecnico Commerciale “”Romualdo De Sterlich” di Chieti Scalo il “Progetto di Cooperativa studentesca di servizio didattico”:

U.R.L. (www.desterlich.ch.it/u/harvey/melideo/espof02.doc )

ESTRATTO DAL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2001/2002

(…)

PROGETTO: “COOPERATIVA STUDENTESCA DI SERVIZIO DIDATTICO”

· La cooperativa si configura come uno strumento innovativo che permette agli alunni di gestire in forma autonoma il momento dell’apprendimento basandosi sullo spirito di cooperazione fra studenti che si distinguono per il maggiore successo scolastico e studenti che necessitano interventi di sostegno.

· Le attività si svolgono nei periodi definiti dal Collegio docenti; l’ambito di intervento è limitato ad alcune materie scelte dal Collegio dei Docenti nell’ambito delle discipline di base o professionalizzanti con verifiche scritte.

Oltre gli studenti “docentini –tutor” scelti fra gli alunni che si distinguono nel profitto, sono presenti i docenti Tutor con funzioni di controllo e assistenza “ su domanda” delle attività didattiche che vengono svolte

(…)

Sempre in tema di “Buone pratiche” alla U.R.L. (http://www.bdp.it/studidicaso/html/ ) gli “Studi di caso” dalla Biblioteca di Documentazione Pedagogica ovvero l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica”, la banca dati sulle migliori pratiche è oggi disponibile alla U.R.L.

( http://gold.indire.it/nazionale/ )

giovedì 13 marzo 2008

Progetto Auxilia : progetto europeo per l'integrazione scolastica degli studenti disabili


Progetto Auxilia : progetto europeo per l'integrazione scolastica degli studenti disabili
U.R.L. ( http://www.gioventudigitale.net/it/progetti/p_aux.asp )

Il Progetto AUXILIA - A European Environment for the Integration of Youth Disable in Education, è un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma " Socrates, Leonardo Youth" in occasione dell' Anno Europeo sulla Disabilità.

Il progetto è coordinato dal Consorzio Gioventù Digitale in partnership con il Campus Biomedico di Roma, l'Università Sant'Anna di Pisa, l'Università di Edimburgo, l'Università di Valencia e il dipartimento per le politiche educative della municipalità di Stoccolma.

Il core del progetto sta nella predisposizione di un ambiente per l' integrazione dello studente disabile che faccia uso di avanzati ausili tecnologici e di innovative metodologie didattiche secondo il mainstream approach.

Il Consorzio Gioventù Digitale punta ad ingegnerizzare una modalità di intervento per l'integrazione del ragazzo disabile a scuola che faccia uso di queste leve:

  • tecnologie avanzate per l'handicap, sia hardware che software
  • formazione degli operatori scolastici;
  • realizzazione di contenuti didattici innovativi;
  • creazione di una comunità di docenti per la condivisione di esperienze sui processi di integrazione degli studenti disabili;
  • realizzazione di giornate seminariali, anche internazionali, con lo scolpo di creare rete e consapevolezza circa le metodologie didattiche più all'avanguardia nel fronteggiare la sfida dell'integrazione scolastica mediante l'uso delle TIC.

Iniziato nell'ottobre del 2003 il progetto avrà la sua conclusione formale nel marzo del 2005. Tuttavia è obiettivo del Consorzio Gioventù Digitale creare sul tema dell'integrazione scolastica degli studenti disabili un ampio filone di attività che coinvolgano il più largo numero di scuole nel territorio romano. E'in questa prospettiva che il prossimo 17 novembre, nel contesto dell'evento finale del Global Junior Challenge, verrà firmato un protocollo di intesa tra il Comune di Roma, il Consorzio Gioventù Digitale, l'Università Sant'Anna di Pisa e il Campus Biomedico di Roma.

Per ulteriori informazioni si prega di contattare il Dott. Giovanni Serra [g.serra@gioventudigitale.net] o di visitare il sito web del Progetto Auxilia (in inglese)

U.R.L. (http://auxilia.e-inclusionsite.org/ )

mercoledì 12 marzo 2008

Portale unificato degli istituti scolastici italiani : “Scuola & Servizi”


Alla H.P ( http://www.scuolaeservizi.it/ )

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Cosa offre il progetto

Questo Progetto, promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - MIUR, mira alla realizzazione del Portale Nazionale delle Scuole, ovvero di un portale unificato degli istituti scolastici italiani in grado di offrire servizi di qualità agli studenti e alle famiglie (ma anche agli insegnanti, ai bibliotecari e a tutti coloro che gravitano intorno al mondo della scuola), attraverso un "sito di accoglienza" e i singoli siti scolastici.

Per ogni istituto scolastico che avrà aderito al progetto verranno formate on-line delle figure professionali, che diverranno nel tempo il punto di riferimento per la gestione del sito dell'istituto di appartenenza. Queste figure saranno formate e supportate da una squadra di consulenti (tecnici, grafici, esperti in comunicazione, giornalisti... ) messa a disposizione dal MIUR per impostare e seguire il progetto nel suo complesso.

L'obiettivo del progetto non è la formazione, essa è solo il primo passo per procedere alla realizzazione e alla gestione dei siti scolastici al fine di implementare servizi per le famiglie.

La squadra costituita con personale interno alla scuola potrà essere composta da un numero di persone che varia da 1 a 5, una delle quali sarà il referente della scuola per il progetto. Tuttavia si suggerisce di comporre una squadra in cui vi siano rappresentanti sia del corpo amministrativo sia del corpo didattico al fine di fornire tutti i presupposti per la buona riuscita del progetto.

Il progetto ha natura innovativa, sperimentale e di ricerca. Ad oggi, infatti, molti istituti scolastici non offrono ancora servizi efficaci via internet. Risultano inoltre ancora poco conosciute nel mondo della scuola, in termini di vantaggi e svantaggi, le differenti tipologie di interazione via internet con gli utenti, le informazioni di maggior interesse, e le ricadute organizzative. Nel corso dello svolgimento delle attività previste dal progetto, si potranno perciò individuare altre eventuali soluzioni e servizi, per incrementare ulteriormente la resa e la qualità del progetto stesso.

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Il pacchetto base di "Scuola e Servizi"

Back office servizio ModulisticaBack office servizio Modulistica

Diversi sono i servizi e gli strumenti gratuiti studiati appositamente per soddisfare le esigenze degli aderenti al progetto.
I vantaggi per le scuole che hanno aderito al progetto "Scuola e Servizi" sono molteplici:

  • utilizzare con efficacia il canale internet per raggiungere i propri utenti, mediante un sito web, strutturato per offrire informazioni e servizi.
  • offrire un'immagine dinamica e innovativa della scuola, al passo con le nuove tecnologie, in grado di interessare l'utenza.
  • rendere più visibile l'istituto e la sua offerta formativa.
  • rendere più efficienti le attività della segreteria scolastica, impiegando al meglio le risorse e il personale a disposizione.

Il "pacchetto base", che si arricchirà di altri contenuti e proposte, è il seguente:

Home Page CommunityHome Page Community

Il sito scolastico e i servizi online per la comunicazione Scuola - Famiglia

Strumenti per costruire e gestire la versione base del sito scolastico e servizi online per la comunicazione Scuola – Famiglia, che la squadra di istituto può facilmente attivare tramite un pannello di controllo via web e configurare tramite strumenti di back office, per arricchire il sito di base o arricchire un sito esistente.

La Community

E' il luogo di condivisione per eccellenza, dove i partecipanti attraverso il Forum dialogano tra loro mettendo in comune le proprie esperienze e i risultati ottenuti.
Il Wiki è un ambiente collaborativo fra tutti gli utenti che hanno aderito al progetto, dove sono raccolte e continuamente sviluppate le istruzioni riguardanti i servizi e gli strumenti di lavoro a disposizione delle squadre di Istituto.
Sono inoltre disponibili: un Blog sul tema dell'accessibilità, Helpdesk, FAQ e Aree Tematiche.

to base di "Scuola e Servizi"

Il pacchetto base di "Scuola e Servizi"

Home Page Area di LavoroHome Page Area di Lavoro

Servizi e strumenti per il sito scolastico

Le scuole che hanno aderito al progetto, e che quindi hanno formato tramite i corsi e-learning la loro squadra di lavoro, hanno a disposizione:

  • un proprio nome a dominio e un consistente spazio disco dove poter allocare il proprio sito web
  • disponibilità dalla tecnologia e dalle competenze fornite dal Consorzio Interuniversitario CINECA
  • un sistema di gestione dei contenuti e di accesso a tutti i diversi servizi previsti dal progetto.

Il referente di squadra che ha già frequentato i corsi in e-learning di I livello – e che ha già ricevuto l'attestato di frequenza ai corsi stessi - può richiedere l'attivazione dell'Ambiente di Lavoro (AdL) per fruire dei servizi occorrenti al proprio sito di istituto, configurandoli attraverso le opzioni qui presentate.

Home Page Area RiservataHome Page Area Riservata

Dalla Home Page del portale dovrà quindi autenticarsi al sito Scuola e Servizi, cliccando la sezione Area Riservata, dopodiché selezionare nell'apposito menù la voce Ambiente di Lavoro.

Una volta che il Referente ha fatto richiesta di attivazione dell'Ambiente di Lavoro e che i tempi tecnici di attivazione (8-10 giorni) sono trascorsi, vengono attivati gli strumenti e i servizi con cui è possibile costruire la versione base del sito scolastico.

to base di "Scuola e Servizi"

Il pacchetto base di "Scuola e Servizi"

Un esempio di uso di WebDAVUn esempio di uso di WebDAV

Servizi e strumenti per il sito scolastico

I servizi che vengono attivati in automatico, senza necessità di richiesta esplicita da parte del referente di istituto, permettono la creazione di una versione base del sito scolastico e si caratterizzano tra loro per la grande utilità e praticità.
Eccoli brevemente descritti nella panoramica che segue.

Un esempio di uso di FCKEditorUn esempio di uso di FCKEditor

Dominio di quarto livello

Per dominio di quarto livello si intende un indirizzo internet di questo tipo: http://www.dante.bologna.scuolaeservizi.it, con cui chiunque, attraverso il proprio browser, potrà raggiungere il sito di istituto. Anche nel caso in cui l’istituto avesse già il proprio sito, si potrà associare il nuovo nome di dominio di quarto livello al nome preesistente, e viceversa: gli utenti saranno così indirizzati ai servizi del portale "Scuola e Servizi".

Hosting

Si tratta dello spazio-disco che viene messo a disposizione per "depositarvi" il sito scolastico, le immagini, i documenti esterni...
Lo spazio a disposizione è di 20 MB, con la possibilità di aumentarlo fino a 500 MB su richiesta per le scuole con esigenze particolari.

Un esempio di uso di FCK EditorUn esempio di uso di FCK Editor

WebDav

E' uno strumento per la gestione dei documenti (pagine web, immagini, documenti esterni...) presenti nel sito di istituto, che consente di creare, cancellare, copiare e spostare i file e le cartelle del sito remoto come se fosse una cartella locale, giacente sul proprio computer. Grazie a questo ambiente redazionale di elevata sicurezza, gli Istituti sono quindi autonomi nella gestione dei contenuti del proprio sito web, Questa sezione ospita anche la documentazione che illustra il servizio omonimo. In sostanza, WebDAV è un protocollo sicuro per il dialogo con il sito remoto ed è integrabile eventualmente ai progetti sviluppati con Adobe (Macromedia) Dreamweaver e Microsoft FrontPage 2003.

FCK Editor

è un programma per la redazione del sito scolastico in modo visuale, grazie al quale è possibile modificare le pagine HTML in modalità grafica e non solamente tramite il codice. Entrambe le modalità risultano contemporaneamente accessibili.

Il pacchetto base di "Scuola e Servizi"

Template bluTemplate blu

Servizi e strumenti per il sito scolastico

Template siti per la scuola

Si tratta di modelli di sito dotati di un'architettura di contenuti già predisposta. Rappresentano quindi una sorta di siti "in bianco", nei quali vanno inserite solo le informazioni. Il template (modello) grafico e la struttura dei contenuti possono comunque essere modificati in base alle diverse esigenze di comunicazione della scuola. I modelli sono forniti di codice XHTML 1.0 Strict e CSS level 2, valido, e permettono di realizzare un sito di base conforme agli standard web rispettando i 22 requisiti tecnici della legge 4/2004 sull'accessibilità.
Una volta attivato il servizio, le pagine e la struttura dell'intero sito vengono messe a disposizione all’interno della cartella WebDAV.

Esempio di grafico a tortaEsempio di grafico elaborato per le tipologie di accesso al sito d'istituto.

Strumenti di monitoraggio

Il portale ha attivato anche un servizio di statistiche che permette alla squadra d'istituto di monitorare il traffico sul proprio sito, i periodi di maggiore accesso, i tipi di file richiesti, le provenienze delle richieste e le tipologie di accesso (browser, sistema operativo). Le statistiche sono raggruppate sia in base a canoni temporali (settimane, giorni...) che in base alla tipologia dell'informazione e sono accompagnate da istogrammi e da grafici a torta.

Pagina per la pubblicazione della scheda di istitutoPagina per la pubblicazione della scheda di istituto

Pubblicazione scheda del sito di istituto

Per pubblicare il sito d'Istituto nella pagina I Nostri Siti del Portale nazionale delle Scuole in modo tale da aumentare la propria visibilità su internet, dall'Ambiente di Lavoro occorre selezionare la voce Pubblicazione scheda e fornire l'autorizzazione richiesta, come illustrato nell'immagine.

Il pacchetto base di "Scuola e Servizi"

Back office Calendario, Inserisci un eventoBack office Calendario, Inserisci un evento

Servizi e strumenti per il sito scolastico

I servizi online per la comunicazione Scuola - Famiglia

Si tratta di servizi di tipo "plug&play" che possono essere richiesti gratuitamente dal referente di squadra per arricchire il sito di base o arricchire un sito esistente.
Per farlo è sufficiente cliccare sulla voce Pannello di controllo: richiesta di attivazione servizi presente nell'Ambiente di Lavoro all'interno dell'Area Riservata del sito.

Back office Calendario, modifica un eventoBack office Calendario, modifica un evento

A seguito dell'attivazione, i servizi non sono immediatamente disponibili sul sito, la pubblicazione del servizio sul sito spetta alla scuola.

Dopo che un servizio è stato richiesto dal referente e attivato da parte del CINECA, è necessario che venga configurato, dovrà quindi essere personalizzato e modificato sulla base delle esigenze della scuola. Questa operazione può essere effettutata da un membro qualunque della squadra di istituto, cliccando la voce Strumenti di back-office: configurazione ed utilizzo dei servizi attivati, sempre disponibile nell'Ambiente di Lavoro.

I servizi sono realizzati in modo tale che la loro attivazione possa avvenire nel tempo in maniera coerente alla crescita e maturazione delle esigenze della scuola e delle famiglie.

Esempio di calendario scolastico attivoEsempio di calendario scolastico attivo

Fra i servizi già implementati troviamo ad esempio:

  • Calendario scolastico: per gestire e pubblicare il calendario scolastico
  • Contattaci: consente all'Istituto di fornire ai propri utenti un modulo via web per inoltrare domande o richieste all'istituto.
  • Modulistica on-line: consente di pubblicare sul sito la modulistica dell'istituto
  • Pubblicazione di news: consente di pubblicare le news sul proprio sito.
  • Programmazione Didattica: consente di pubblicare la Programmazione Didattica di ogni singolo docente sul sito web di istituto.
  • Circolari: consente di pubblicare le circolari sul proprio sito.
  • Gestione aree riservate: consente di attivare aree riservate e di gestire la profilazione delle utenze del sito di istituto.
  • Mostra POF: Il servizio mostra POF consente di pubblicare il POF sul sito di Istituto, a seguito del caricamento e gestione tramite lo strumento di back office "Gestione POF".

Gli istituti che hanno già un sito d'istituto possono aggiungere i servizi offerti che ritengono di interesse per i loro utenti. Quindi, l'adesione al progetto non comporta per forza la creazione di un nuovo sito per gli istituti che hanno già investito nella creazione di un sito e servizi online.

l pacchetto base di "Scuola e Servizi"

Esempio di una pagina del Wiki di Scuola e Servizi.Esempio di una pagina del Wiki di Scuola e Servizi.

La Community

Anche "Scuola e Servizi" non poteva non avere la propria importante Community, strumento universalmente ormai conosciuto e utilizzato sul web. Uno spazio dove i partecipanti al progetto possono condividere le esperienze e i risultati relativi alla costruzione del sito scolastico, all'organizzazione del lavoro all'interno della propria squadra d'istituto e alla gestione dei servizi on-line messi a disposizione. Una "grande comunità" dove dialogare, inviare contributi, in cui trovare soluzioni e risposte, ma soprattutto dove partecipare in prima persona. Vi si accede tramite l'Area Riservata e diverse sono le "vie di entrata" a questa ideale Community... Forum

Tra gli argomenti "in discussione" ospitati dal Forum del portale, in prima istanza il ruolo e i compiti dei referenti, i servizi, i corsi, il progetto nella sua globalità. E non manca neppure il cosiddetto "angolo Caffè", dove tra una pausa e l"altra dagli impegni parlare di tutto un po': curiosità, aneddoti legati al mondo della scuola, interessi personali...

Il Wiki di Scuola e Servizi

Il Wiki di Scuola e Servizi è un ambiente collaborativo creato appositamente per far entrare in comunicazione fra loro tutti gli utenti che hanno aderito al progetto.

Si basa sul modello Wikipedia.org, un'enciclopedia online, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari.

Il Wiki raccoglie le istruzioni riguardanti i servizi e gli strumenti di lavoro utilizzabili dalle squadre di istituto. Dove previsto, si distinguono "istruzioni per la gestione del servizio" (back office) e "istruzioni per la pubblicazione" del servizio.

I documenti messi a disposizione possono essere visualizzati, oppure scaricati come PDF dalla sezione Allegati, che si trova a fianco del titolo di ogni singolo file.

L'aspetto collaborativo del Wiki consiste nella possibilità di aggiungere commenti ad ogni documento visibile, che appariranno in ordine cronologico alla fine di ogni testo e verranno costantemente monitorati dallo staff tecnico, al quale è delegato il compito di valutare di volta in volta l'opportunità di aggiornare e migliorare i contenuti delle istruzioni sulla base dei commenti pervenuti.

Si prevede in futuro di aprire "in scrittura" gli utenti aderenti al progetto, per permettere a tutti di aggiungere e modificare i contenuti del Wiki.

Esempio di una pagina del BlogEsempio di una pagina del Blog

Blog

E poi c'è il Blog, incentrato più che mai (vista la grande attualità dell'argomento) sull'Accessibilità, con una collaborazione preziosa, quella fornita da Porte Aperte sul Web, il portale che mette a disposizione le esperienze di docenti delle scuole lombarde nell'ambito della comunicazione sul web. L'Accessibilità è il blog "di partenza" di "Scuola e Servizi", a cui ne seguiranno altri sempre orientati a temi comuni di interesse, e a cui tutti gli aderenti al progetto sono naturalmente invitati a partecipare.

Aree tematiche

La sezione Aree tematiche è in procinto di essere inaugurata e in essa troveranno spazio la consultazione a 360 gradi e l'approfondimento su diversi temi. Sarà inoltre possibile inviare qui non solo documentazione, ma anche segnalare novità e siti d'interesse.

FAQ, Helpdesk

Le FAQ, continuamente aggiornate, rappresentano una sorta di "passaggio obbligato", oltre che utilissimo strumento, per ricevere informazioni e ulteriori chiarimenti sull'Ambiente di Lavoro, sui corsi e-learning, sul servizio WebDAV... in sostanza su tutto ciò che ruota attorno al progetto "Scuola e Servizi".

Infine la squadra di istituto è supportata durante l’intero percorso previsto dal progetto da helpdesk specializzati in grado di rispondere sui diversi temi oggetto del progetto.